Caro direttore Mieli,
ha fatto molto bene a togliere al giornalista Carlo Vulpio l'inchiesta sul caso Catanzaro, che coinvolge magistrati, politici, imprenditori e membri del Csm. Così come fa benissimo a pubblicare senza mai arrossire le sciocchezze che - in tema di rapporto politica-magistratura - ci offrono i vari Battista, Panebianco, Ostellini e Galli vari. Immagino sia la stessa logica che la induce a non cercare di portare al Corriere giornalisti come Marco Travaglio, relegato in due colonnine nel quotidianino della sora Concita. Che le importa di dare spazio a voci libere, o addirittura di aumentare le vendite, se poi mette a rischio la sua poltrona? Che diamine, siamo in Italia, e lei - che dice di essere uno storico - deve sapere bene cosa significa.
Come diceva Sciascia, ci sono molti italiani che non sono fascisti, ma che con il fascismo si trovano a loro perfetto agio.
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sabato 13 dicembre 2008
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