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sabato 24 maggio 2008
Le radici hobbesiane dell'Europa
Don Luigi Ciotti, intervenendo sul c.d. "pacchetto sicurezza", descrive con un immagine efficace lo stato della nostra società in declino:
E' come se ci sentissimo tutti su una nave in balia delle onde, e sapendo che il numero delle scialuppe è limitato, il rischio di affondare ci fa percepire il nostro prossimo come un concorrente, uno che potrebbe salvarsi al nostro posto.
La reazione è allora di scacciare dalla nave quelli considerati "di troppo", e pazienza se sono quasi sempre i più vulnerabili.
La logica del capro espiatorio – alimentata anche da un uso irresponsabile di parole e immagini, da un'informazione a volte pronta a fomentare odi e paure – funziona così. Ci si accanisce su chi sta sotto di noi, su chi è più indifeso, senza capire che questa è una logica suicida che potrebbe trasformare noi stessi un giorno in vittime.
Come in "Cecità", indimenticabile romanzo di Josè Saramago, la paura della propria debolezza porta ad accanirsi sull'altro nella speranza vana di salvare se stessi.
Se si pensa che quelli che si sono inventati il reato di immigrazione clandestina e quello di accattonaggio sono gli stessi che (a chiacchiere) vogliono costituzionalizzare le radici cristiane dell'europa, viene da sorridere.
Forse, intendono "radici hobbesiane dell'Europa"!
Ps: il principale leader dello schieramento all'opposizione-ombra (Walter Veltroni, per i posteri) e il suo collega Baffino (e qui conviene che i posteri non lo sentano nemmeno nominare, mai) hanno addirittura alzato un sopracciglio per l'introduzione del reato di immigrazione clandestina e quello di accattonaggio. Non parimenti attenti agli ultimi quando uno dei loro, il famoso assessore fiorentino Cioni, aveva deliberato guerra senza quartiere nientepocodimenoche... ai lavavetri!
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