Politica Informazione Legalità Banche Centrali

domenica 28 settembre 2008

La doppiezza di W

Veltroni potrebbe provare a mettersi d'accordo con se stesso, prima di sfondare i muri del ridicolo.
Prima implora il dialogo con Berlusconi, poi vede anche in Italia il rischio Putin. La volpe e l'uva? Si dirà: ci ha ripensato, ha capito, ha valutato meglio il rischio per la democrazia, e quindi ha cambiato posizione: ben venga.

Ma non è così, non illudetevi: è tutta scena. Veltroni denuncia oggi che il Parlamento è completamente privo di poteri di interlocuzione, trattato dal governo come "una perdita di tempo, una rottura di scatole". Ma se - sempre oggi - gli chiedi di raccogliere le firme per il referendum insieme a Di Pietro contro il Lodo Alfano, risponde che "le riforme si fanno in Parlamento". Un'ipocrisia colossale. Ma chi ci casca più?


mercoledì 17 settembre 2008

Made in USA - Made in Italy




Lehman Brothers fallita? Proprio vero che gli americani non conoscono le astuzie italiche! A parti invertite, ci sarebbe una cordata bipartisan pronta a lucrare sulla parte sana della banca, ci sarebbe un D'Avanzo a scrivere sulle vacanze di qualcuno che non c'entra niente, e sopratutto sarebbero banditi dai tg quei rompicoglioni alla Marco Travaglio pronti a dire che un fallimento si chiama fallimento e non, per dire, difesa dell'americanità.

A proposito di Alitalia, giusto ieri la Cgil ha chiesto il presidente del consiglio si assuma sue responsabilità. A volte l'ingenuità dei sinistroidi è commovente. Come se Berlusconi non fosse sceso in politica, 15 anni fa, unicamente per sfuggire alle sue responsabilità.

domenica 14 settembre 2008

Dimmi con chi vai...


Fini è l'unico leader del centrodestra ad aver detto che il Ventennio fu una dittatura che tolse la libertà.
Fini è l'unico leader del centrodestra ad aver detto che i repubblichini combatterono dalla parte sbagliata.
Fini è l'unico leader del centrodestra ad aver detto che bisogna riconoscersi tutti nei valori della Costituzione.

Sarà mica per questo che - quando si parla di dialogo - il PD parla solo con Berlusconi e, al limite, con Bossi?

venerdì 12 settembre 2008

Viaggi a rischio


Giornata a rischio per chi viaggia.
Alitalia sta andando in picchiata, mentre il noto giornalista D'Avanzo è affondato nei mari di Sicilia dopo lo scontro con Travaglio.

mercoledì 10 settembre 2008

Quante volte, figliolo?


Il PD ha dichiarato: il braccialetto elettronico è come l'indulto.
Brivido freddo lungo la schiena: quindi, voteranno anche questo?

martedì 9 settembre 2008

Via il Bavaglio!


Rinasce l'opinione pubblica

di Federico Orlando

Non si chiama piazza San Giovanni e non contiene un milione di persone (14 settembre 2002), si chiama piazza Santa Maria Liberatrice e contiene alcune migliaia di ragazzi e gente strasudata dalle otto a mezzanotte di mercoledì 3 settembre 2008, ma non cambia niente, neanche la modestia dei miei amici e colleghi del Giornale e della Voce Marco Travaglio e Peter Gomez e Marco Lillo e Pino Corrias, che presentano un libro come “Bavaglio” in un teatro romano di 600 posti, il teatro della Vittoria. Roba da camera a gas, dove ho boccheggiato anch’io, fin tanto che i polmoni me l’hanno permesso. Quando non ce l’ho fatta più e sono uscito per un gelato, quel “giustizialista” di Marco Travaglio prende il microfono e mi manda ( a me e ad Antonio Padellaro) un saluto da vecchi fraterni combattenti, e parte un applauso lungo e generale, detto, in volgare, standing ovation. Questo m’ hanno raccontato la sera stessa e telefonato nei giorni successivi.

Allora devo scrivere poche righe: per ringraziare non solo Marco e Peter, e la loro casa editrice Chiarelettere; ma soprattutto quell’umanità innamorata di ideali e di battaglia che da sei anni non rivedevo e che penso di poter rivedere molto più numerosa, e senza simboli di partito, se sarà necessario affiancare all’opposizione politica in parlamento l’opposizione degli elettori in piazza: come nel 2002. A questi amici più che elettori avrei voluto dare un saluto quella sera stessa, rispondendo al loro saluto. Approfitto di Articolo 21 per farlo da questo sito. Una sola cosa avrei detto e dico: né i libri di Marco e Peter e colleghi, né Articolo 21, né questo sito, nè la pattuglia che resiste in parlamento, né quanti di noi nei giornali continuano la lotta, esisterebbero se non esistessero loro, quei cittadini. Essi, deludendo il carissimo Nanni Moretti (credo che lui non aspettasse di meglio), hanno dimostrato e dimostrano che in Italia l’opinione pubblica non è finita, che non ci siamo ridotti a coriandoli, come pensa De Rita. Ancora un po’ di prevaricazioni, e vedrete come i coriandoli si ricomporranno in una nuova piazza san Giovanni.

Ma intanto grazie a quei nostri colleghi, autori, editori, lettori, ragazzi e anziani, che, nell’attesa della ricomposizione, scrivono e leggono libri, riempiono le presentazioni, tessono la rete dei blog, si documentano e documentano una per una le prepotenze del regime. (Anche se c’è chi educatamente ci ricorda che non sta bene chiamarlo regime).

08/09/2008

All'amor non si comanda

domenica 7 settembre 2008

Abbiamo i palinsesti (ovvero: la resistibile ascesa della non-opposizione)




Marco Travaglio su l'Unità del 6 settembre:
Due notizie, una buona e una cattiva. La buona: ancora pochi giorni e il Pd avrà 3 televisioni (la dalemiana «Red» e la veltroniana «Youdem», oltre a Rai3). Che non sono ancora le 5 di Berlusconi, ma sono già qualcosa. La cattiva: i palinsesti di entrambe sono stati trafugati a fine luglio dai ladri nella villa affittata da Veltroni a Sabaudia. Poi i topi d’appartamento han tentato di piazzarli a tutti i ricettatori del giro, senza trovarne uno solo interessato all’articolo.
Così li han gettati in un cassonetto dove noi, sfidando l’ordinanza Alemanno, li abbiamo recuperati per offrirli ai lettori dell´Unità in esclusiva mondiale.

La veltroniana «Youdem» (acronimo di Yes Obama United in Dialog e Mutism) ha come logo la figurina Panini di Pizzaballa e si propone di educare il popolo della sinistra al dialogo con Berlusconi. I programmi si aprono con Saranno fumosi, a cura di Bettini, Realacci e Cerami. Schivo come sempre, Veltroni andrà in onda in prima serata, ma solo il sabato e la domenica, dagli studi di Sabaudia, col varietà bilingue Yes Week End. Ma pare abbia già in serbo, per le elezioni europee, un grande exploit all’americana: Loft, la risposta italiana a Lost.
Grande attesa per gli appuntamenti con la tv verità: RiforMissing, variante riformista di Chi l’ha visto?, organizzerà le ricerche dei neoeletti del Pd provenienti dalla «società civile» e misteriosamente inabissatisi in Parlamento: si parte con Calearo, Daniela Cardinale e il generale Del Vecchio, per proseguire coi due terzi del governo-ombra. La Madia, miracolosamente recuperata in pieno oceano da Piero e Alberto Angela in perlustrazione, racconterà la sua drammatica esperienza nella serie La fossa delle Marianne. Colaninno jr., a lungo dimenticato in un ripostiglio del Loft, verrà rispolverato e riattato per una nuova edizione di Don Matteo, che indaga sulla cordata Alitalia capitanata dal padre Roberto. A notte fonda, per Fuori Orario-Cose mai viste, vecchi spezzoni di Veltroni che esalta l’Ulivo, denuncia il conflitto d’interessi e cita la questione morale.

L’emittente dalemiana «Red» (acronimo di Ritorno e Distruggo, o di Riformismo Estrema Destra) ha come logo una barca a vela coi baffi e si propone - in contrapposizione con Red - di educare il popolo della sinistra al dialogo con Berlusconi. Nasce dalle ceneri di una tv satellitare il cui nome evoca il numero dei firmatari della petizione «Salva l’Italia» auspicati da D’Alema: «Nessuno». E Il mio nome è Nessuno sarà anche una delle rubrica più attese, a cura di Polito El Drito e Stefano Menichini: già allertata la Protezione civile per arginare l’afflusso dei fans all’arrivo della coppia negli studi.
Per le famiglie, a grande richiesta, torna La signora in giallo: Livia Turco reduce dal parrucchiere. Reduci dai trionfi in Sicilia e a Roma, Anna Finocchiaro e Francesco Rutelli ridanno vita al celebre gioco a premi Signori, il fiasco è servito. Molto attesi i programmi musicali del dj Bobo Craxi (musiche di evasione) e Pierluigi Bersani: dopo l’annunciata intervista col suo idolo Vasco Rossi, l’ex ministro sarà alle prese con un gruppo di tassinari romani suoi sfegatati ammiratori, che tentano di arrotarlo sulle strisce. Piero Fassino e Anna Serafini festeggiano le nozze di platino in Parlamento (11 legislature in due) con la sit-com Il gioco delle coppie. Sigla iniziale Oak Fund (di Tavaroli-Cip-Ciop), sigla finale Che fretta c’era, maledetto Tronchetti Provera (di D’Avanzo-Tavaroli).
In prima serata il programma di punta: Il commissario Max, una serie italo-pugliese in cui un tizio in barca a vela infila naufragio via l’altro, precipita financo da un gommone, ma passa sempre per molto intelligente.
Seguirà Ikarus, primo esperimento di talk show sociale che denuncia i drammi del precariato nel duro mondo degli skipper. Per il genere horror, Consorte, Latorre, Fiorani e Ricucci nel classico La banca dei quattro. Molto attese le rubriche Gli Insaccàti, con Curzi, Minoli e Saccà, e Neri per caso, con la nuova coppia Amato & Alemanno. Luciano Violante, dopo le aperture sulla giustizia che hanno scavalcato a destra Ghedini e Alfano, canterà con i Camaleonti e curerà un programma sui lifting dal titolo arboriano: Violante1 a Violante2. Invitato a partecipare con un programma tutto suo, Antonio Bassolino ha cortesemente declinato: «Spiacente, ma ho già firmato l’esclusiva con Mediaset per una fiction sul miracolo napoletano». Titolo provvisorio: Il Ritorno di Er Monnezza.

martedì 2 settembre 2008

Capitani coraggiosi - l'evoluzione della specie





"Capitani coraggiosi".....




... capitani scoraggianti.