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sabato 25 ottobre 2008

Scuola: in che mani?



Se non bastassero questi due figuri qui sopra
per rabbrividire (guardateli bene in viso!!), leggete l'intervista NON smentita di Francesco Cossiga a Il Giorno e Resto del Carlino.
Ricordo che Francesco Cossiga è il
Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita, non un omonimo uscito da un manicomio criminale:

"
Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".

non resta che dire: viva l'Italia, viva la democrazia!

lunedì 13 ottobre 2008

La scomparsa dell'informazione

Il comportamento dei media dopo la manifestazione di sabato a Piazza Navona fa rabbrividire.
In un solo giorno, Antonio di Pietro ha raccolto 200.000 firme per il referendum abrogativo del Lodo Alfano, e che fanno giornali e tv? I pesci in barile: la scomparsa dei fatti, come dice spesso Marco Travaglio.
Facciamo due esempi.

Il giorno dopo la manifestazione, che fa Repubblica? Intervista Di Pietro? No, intervista Walter Veltroni, che proclama le virtù del dialogo per il bene del Paese (non di Berlusconi, precisa: excusatio non petita).


E la sera, che fa Johnny Raiotta, sempre in quota Veltroni? Intervista Di Pietro? O intervista magari Dario Fo, che in piazza ha spiegato che quel Lodo non l'avrebbe firmato nessun Capo dello Stato, a parte Morfeo? No, intervista Dario Franceschini: che spiega - pure lui! - le virtù del dialogo nell'interesse del Paese.


Così, i cittadini che non hanno tempo di leggere internet, di informarsi, di capire le porcherie che succedono alle loro spalle possono continuare a vivere tranquilli, pensando che il Lodo Alfano è una legge normale, che è una legge diffusa in tutt'Europa, che Napolitano firma solo cose buone, che il dialogo fa bene al Paese, che Veltroni pensa a loro, e che se il Lodo non va bene ci penserà la Corte Costituzionale (alla quale presto manderanno i rinforzi azzurri: un avvocato di Berlusconi e il convertito Violante). Sogni d'oro.


domenica 12 ottobre 2008

Da via D'Amelio


Da via D'Amelio, inserito originariamente da Luca I..

Da via D'Amelio

In attesa che la magistratura "metta a fuoco" la dinamica dei fatti di quel maledetto pomeriggio del 19 luglio 1992.

Foto di Luca I. tratta da Flickr.com

domenica 5 ottobre 2008

I diari segreti di Walter V. (2° puntata)



Ma come, è una settimana che leggo Micromega per farmi venire in mente qualcosa con cui attaccare Berlusconi... gli ho pure copiato "Berlusconi Putin", sto lì che allerto le masse sui rischi per la democrazia, così si spaventano e si mobilitano per la manifestazione del 25.... e che fa Massimo? Proclama ai 4 venti che "non solo siamo disponibili al dialogo ma siamo disponibili a proporre e assumerci le nostre responsabilità su scelte fondaamentali per il nostro Paese". 

Ma così mi sputtana!! Che facciamo? Dialoghiamo con Putin?? Se andiamo avanti così, pure quei gonzi che ancora credono alle panzane che raccontiamo si insospettiranno.... Lo sapevo che di Max non mi dovevo fidare.

I diari segreti di Walter V. (1° puntata)


"Noi non siamo d'accordo con Berlusconi.
Lui vuole sfasciare la Costituzione subito,
e noi non siamo d'accordo.
Lui vuole sfasciare la scuola pubblica immediatamente,
e noi non siamo d'accordo.
Lui vuole sfasciare la macchina della Giustizia con urgenza,
e noi non siamo d'accordo.

Non tutto insieme, quanto meno. 

Devo convincerlo ad accettare la nostra "mediazione alta": facciamo passare qualche giorno tra una demolizione e l'altra. In questo modo, noi delineiamo bene il nostro profilo riformista, e lui ottiene i risultati che vuole.
Spero che Giorgio e Massimo non mi mettano i bastoni fra le ruote."

giovedì 2 ottobre 2008

Ex - Change

Ultimora - Barack Obama vota a braccetto con John McCain il piano di salvataggio per i colossi bancari di Wall Street.

Ex-change we can believe in...