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lunedì 13 ottobre 2008

La scomparsa dell'informazione

Il comportamento dei media dopo la manifestazione di sabato a Piazza Navona fa rabbrividire.
In un solo giorno, Antonio di Pietro ha raccolto 200.000 firme per il referendum abrogativo del Lodo Alfano, e che fanno giornali e tv? I pesci in barile: la scomparsa dei fatti, come dice spesso Marco Travaglio.
Facciamo due esempi.

Il giorno dopo la manifestazione, che fa Repubblica? Intervista Di Pietro? No, intervista Walter Veltroni, che proclama le virtù del dialogo per il bene del Paese (non di Berlusconi, precisa: excusatio non petita).


E la sera, che fa Johnny Raiotta, sempre in quota Veltroni? Intervista Di Pietro? O intervista magari Dario Fo, che in piazza ha spiegato che quel Lodo non l'avrebbe firmato nessun Capo dello Stato, a parte Morfeo? No, intervista Dario Franceschini: che spiega - pure lui! - le virtù del dialogo nell'interesse del Paese.


Così, i cittadini che non hanno tempo di leggere internet, di informarsi, di capire le porcherie che succedono alle loro spalle possono continuare a vivere tranquilli, pensando che il Lodo Alfano è una legge normale, che è una legge diffusa in tutt'Europa, che Napolitano firma solo cose buone, che il dialogo fa bene al Paese, che Veltroni pensa a loro, e che se il Lodo non va bene ci penserà la Corte Costituzionale (alla quale presto manderanno i rinforzi azzurri: un avvocato di Berlusconi e il convertito Violante). Sogni d'oro.


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